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21/12/2011
Accertamento esecutivo e redditometro 2011: bilancio di un mese di controlli anti evasione
test effettuati con il nuovo redditometro 2011


Norme anti evasione 2011 – L’agenzia delle entrate inizia a stilare i primi bilanci dopo l’introduzione delle varie norme anti evasione. In particolare il direttore centrale dell’accertamento focalizza la sua attenzione sugli accertamenti esecutivi, che a distanza di appena un mese dall’introduzione mostrano i primi risultati positivi. Sono infatti in netto aumento le adesioni sugli accertamenti, segno di una maggiore attenzione del contribuente verso una definizione amichevole, anche in periodo di crisi come quello attuale.

Accertamento esecutivo cos’è – L’esecutività degli accertamenti è entrata in vigore dal primo ottobre, dopo che una norma aveva spostato la sua introduzione della’inizi di luglio al primo ottobre appunto. In pratica attraverso questo istituto gli avvisi di accertamento inviati dall’amministrazione finanziaria avranno adesso valore esecutivo, e non sarà quindi necessario l’invio di un ulteriore cartella di pagamento per il sollecito del pagamento. Tutto sarà quindi automatico ed una volta che siano decorsi i tempi previsti l’avviso avrà valore di ruolo e di successiva cartella di pagamento. In questo modo l’ente concessionario avrà quindi possibilità di attuare le procedure coattive per riscuotere quanto dovuto.

Redditometro 2011 più efficace degli studi di settore
Il nuovo redditometro più attendibile – Segnali positivi arrivano anche dalle prime simulazioni effettuate con il nuovo redditometro, uno strumento molto più raffinato del precedente e recentemente presentato alle varie associazioni di categoria. Il nuovo redditometro, che ora trae i suoi risultati da oltre 100 categorie diverse di spesa, ha evidenziato maggiori probabilità di individuare sacche di evasione rispetto all’ormai collaudato strumento degli studi di settore. Giova anche ricordare che i dirigenti dell’agenzia delle entrate sono entrati anche nella discussione che riguarda il profilo giuridico degli accertamenti che hanno come base gli studi di settore. E’ stato ribadito che è molto raro che vi siano accertamenti basati solo sulle risultanze degli studi di settore, visto che questi hanno un’attendibilità meramente statistica; sul punto vi sono anche casi in cui i funzionari che non si sono attenute alle disposizioni hanno subito provvedimenti disciplinari.

Tax compliance evasione fiscale – Profili di tax compliance anche per quanto riguarda le garanzie da prestare in caso di pagamento rateale del dovuto. E’ stato infatti disposto agli uffici di accordare immediatamente il pagamento rateale qualora i casi siano molto complessi, come nel caso in cui la giurisprudenza al riguardo sia lacunosa o presenti casi controversi.

Cosa sarà prioritario in futuro – L’obiettivo nel futuro sarà quello di individuare i soggetti che ricevuto un atto impositivo non effettuano il pagamento o un ricorso. Statistiche alla mano su 100 accertamenti, la metà sono definiti tramite accertamento con adesione, il 16 per cento viene impugnato e la restante parte rimane invece sospeso in un limbo in cui non si effettuano pagamenti e non si effettua ricorso. Pertanto sarà compito dell’amministrazione finanziaria tentare di recuperare quanto dovuto dal 34 per cento dei contribuenti che preferisce sottrarsi ai meccanismi della riscossione.

Le critiche delle parti interessate – Alcune critiche vengono invece dai professionisti del settore che sebbene non contestino l’istituto dell’accertamento esecutivo ( anche perché nel passato era previsto e successivamente ha perso la sua funzione), ma piuttosto i troppi poteri concessi ad equitalia in materia di riscossione. Inoltre l’agente di riscossione applica attualmente anche aggi troppo elevati, che si aggirano intorno al 10 per cento. Occorre anche che Equitalia tenga effettivamente conto del grado di pericolosità di riscossione del tributo e l’importo da in gioco, in quanto il rischio è di applicare misure troppo severe anche per accertamenti di lieve entità.




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